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sabato 14 novembre 2015

RECENSIONE FILM (14) - IT, IL PAGLIACCIO ASSASSINO DI STEPHEN KING (SECONDA PARTE)

Clicca qui, per leggere la recensione della prima parte di It, Il pagliaccio assassino di Stephen King.






TRAMA:
In una ridente e sonnolenta cittadina americana, un gruppo di ragazzini, esplorando per gioco le fogne, risveglia da un sonno primordiale una creatura informe e mostruosa: It. E quando, molti anni dopo, It ricompare a chiedere il suo tributo di sangue, gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano famiglia e lavoro per tornare a combatterla. E l'incubo ricomincia... Un viaggio illuminante lungo l'oscuro corridoio che dagli sconcertanti misteri dell'infanzia conduce a quelli della maturità. Contiene un estratto di Joyland, il nuovo romanzo di Stephen King.






RECENSIONE:
La seconda parte di It, non è la mia preferita, infatti mi piace di più quando i protagonisti di questa storia sono dei ragazzini, perché la trovo più affascinante.

Dopo che Mike ha richiamato il resto dei suoi amici per sconfiggere nuovamente It, quasi tutti decidono di ritornare per mantenere la promessa che si erano fatti quando erano dei bambini, ovvero che sarebbero ritornati se It fosse anche lui ritornato a uccidere. Tuttavia reagiscono con timore alla telefonata, quasi come se non volessero crederci, perché It li spaventa ancora.

It non è quello che vi avevo spiegato nella prima parte “Ma chi è It?. È un mostro e non ha una forma reale, ma assume l’aspetto delle paure più profonde di chi ha di fronte. Ma alla fine qualunque sia la paura di ogni bambino It, si trasforma sempre in pagliaccio.”, non vi ho detto una cosa falsa, ma in questa seconda parte si capisce che c’è qualcosa di più dietro It.
La vera forma di It, non è quella di un pagliaccio, non vi dico cos’è, perché magari non avete ancora visto questo film e non voglio farvi alcun spoiler. Si scopre anche il motivo per il quale assume la forma di un pagliaccio e anche perché si risveglia ogni 30 anni.

In qualche modo la tecnica narrativa di questa seconda parte è uguale alla prima parte. Infatti, com’è appunto accaduto nella prima parte, It tenterà di spaventarli per non farsi uccidere un’altra volta. Anche alcuni dialoghi sono uguali a quelli della prima parte e con dei flashback ci faranno vedere lo stesso dialogo di quando erano bambini.

Quando andranno ad affrontare il mostro, non lo vedranno più con gli occhi e con la mente di quando erano bambini, infatti, nell’ultima scena, quando andranno ad affrontarlo, lo vedranno nella sua vera forma. Infatti, come vi avevo detto nella prima parte, gli adulti non riescono a vedere il mondo nel modo in cui lo vedono i bambini.

Se la scelta di Stan, ovvero di uccidersi pur di affrontare di nuovo It, mi aveva fatto pensare che lui era solo un codardo, vedendo questa seconda parte l’ho rivalutato. Quando nella prima parte viene catturato da It, lui è l’unico che lo guarda direttamente negli occhi e in qualche modo riesce a vedere la sua vera forma.
Mi è piaciuto molto come il gruppo a reagito alla suicidio di Stan, ho percepito la loro sofferenza, non come avessero perso un amico, ma un fratello.

Quando i sette fortunati si rincontrano, si parlano e per una buona parte del film si raccontano a vicenda le loro vite. Nel mentre It ricompare e cerca di impedirgli di ucciderlo un’altra volta, manifestandosi davanti a loro e cercando di spaventarli.
Anche se ormai sono grandi, riesce a spaventarli, tanto che arrivano persino a pensare di non ucciderlo, ma grazie a Bill cambieranno idea.

Anche in questa seconda parte, le scene nelle quali compare It fanno un po’ di paura. Nonostante per una buona parte non accada niente di particolare, ovvero non c’è molta azione, non mi ha annoiato.
Nel corso della narrazione ci sono dei flash back, dove ci vengono mostrati i protagonisti da piccoli, permettendoci di capire meglio alcune scene. Per esempio, in un flash back riusiamo a capire perché Stan ha così tanta paura di It, da arrivare perfino a suicidarsi.

Ricompare anche Henry Bowers, che dopo aver tentato di uccidere i ragazzi nella prima parte, si era preso la colpa di tutti quegli omicidi. In questa seconda parte lo vediamo in una specie di carcere e It si servirà anche di lui per fermare i 7 fortunati dall’ucciderlo nuovamente un'altra volta.

C’è una cosa che non mi torna. Se it lo potevano vedere solamente i bambini, perché ora che i 7 fortunati sono cresciuti, lo vedono ancora sotto forma di It?. Forse perché l’hanno visto da piccoli. Allora perché Audra, che non l’ha mai visto riesce a vederlo?. Non lo so, forse nel libro c’è una spiegazione.

La parte finale mi è piaciuta molto, ovvero quando uccidono It è stata davvero avvincente, anche se un po’ in qualche punto mi ha un po’ spaventata. Ti farà restare, con il fiato in sospeso fino a quando, non riusciranno ad uccidere It. Anche in questa parte It, proverà a spaventarli, per non farsi uccidere andando a toccare le loro paure più profonde. Anche questa parte finale, l’ho trovata, molto simile a quella della prima parte, proprio per il modo in cui si è svolta.

In questa seconda parte si capisce che qualcuno della popolazione della cittadina era a conoscenza dell’esistenza di It, ma non hanno mai fatto niente. Mi ha colpito molto questa cosa e mi ha fatto apprezzare i protagonisti, che hanno affrontato It, anche da bambini. Anche questa volta, il loro "fare gruppo", li renderà più forti.


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4 commenti:

  1. Mannaggia, solo a leggerla mi metto ansia. Non vincerò mai questa mia paura :(

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    1. Non mi fa paura questo film e in questa recensione non ho descritto le scene che fanno paura.
      Ciao. :-)

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    2. Lo so, ma non ci posso fare niente. Ogni volta che leggo il nome l'immagine di quel clown mi viene in mente :(

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    3. Ti capisco, anche a me alcuni film mi fanno paura.
      Ciao. :-)

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