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domenica 23 novembre 2014

ANTEPRIMA: IT'S CHRISTMAS TIME PARTE 2 - UN NUOVO ANNO #3


DISCLAIMER:
È assolutamente vietato copiare il contenuto dei post incentrati sulle mie storie. Tuttavia potete copiare la sinossi e condividere sui vostri blog la data d'uscita dei capitoli successivi.

VI RICORDO CHE IL 3 DICEMBRE ORE 21:00 POTRETE LEGGERE IL PRIMO CAPITOLO PER INTERO. Per leggere i capitoli della prima parte, clicca qui.

Per leggere la prima parte dell’anteprima del primo capitolo, clicca qui.
Per leggere la seconda parte dell’anteprima del primo capitolo, clicca qui.


“Ecco la terza parte dell’anteprima.
Fatemi sapere se vi piace questa storia, se avete da criticare, fatelo pure, perché le critiche sono costruttive. Mi piacerebbe ricevere un vostro giudizio. Grazie per aver letto questa storia. Ciao e non perdetevi la prossima ANTEPRIMA IL 30 NOVEMBRE ORE 21:00”.

PARTE 3: UN NUOVO ANNO

Appena videro arrivare il pullman alzarono un braccio per far capire all’autista che si doveva fermare.
Salirono abbordo, timbrarono i loro biglietti, si misero a sedere e continuarono a parlare tranquillamente con i due ragazzi che avevano incontrato alla fermata dell’autobus; ma appena il tempo di mettersi a sedere che un altro bambino li notò. Questo bel bambino dai capelli biondi e di appena cinque anni li osservava in silenzio, con gli occhi e la bocca spalancata, come se in quell’istante avesse visto il personaggio preferito dei cartoni animati.
«Sono loro!, sono loro i ragazzi che hanno salvato il natale». Gridò quel bambino e all’improvviso i quattro fratelli smisero di parlare e rimasero in silenzio a osservarlo.
Tutte le persone presenti in quell’autobus, si voltarono a vedere quel bambino che con una mano stava indicando Henry; che era felice di tutto questo apprezzamento che riceveva dalle persone che lo incontravano per caso.
In un primo istante e nel silenzio più assoluto, Henry e la sua famiglia si misero a guardare tutta quella folla che li osservava e dopo, incominciarono a gridare dalla gioia, una gioia che veniva dritta dai loro cuori.
Henry e i suoi fratelli passarono tutto il tempo a fare le foto e a firmare autografi. Da quanti autografi aveva fatto, il polso di Henry si era indolenzito.
                                                                 
Quando arrivarono in prossimità della loro fermata, quella che li avrebbe portati alla stazione dei pullman, la prenotarono.
Presero le loro valige e in fila indiana s’avvicinarono alla porta d’uscita del pullman. Scesero e le persone che si trovavano all’interno dell’autobus, incominciarono a salutarli e a muovere e battere le mani sul finestrino.
Anche lì, c’erano delle persone che non appena li videro, gli andarono vicino per abbracciarli e ringraziarli per tutte le cose belle che avevano fatto.
Dalla stazione degli autobus, s’avviarono a piedi fino all’aeroporto e da li, sarebbero ritornati a casa.

CONTINUA…

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