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martedì 27 agosto 2013

RECENSIONE (16) - QUELL'ATTIMO DI FELICITA' DI FEDERICO MOCCIA

Per leggere la recensione di Sei tu di Federico Moccia, clicca qui.







TITOLO: Quell'attimo di felicità
AUTORE: Federico Moccia
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 363
PREZZO: 17.00€
DATA DI USCITA: 28/06/2013










TRAMA:
Nicco è giovane, ironico, spiritoso, perfino profondo. C'è solo un piccolo problema: la sua ragazza, Alessia, l'ha lasciato dicendogli soltanto "Mi dispiace". Per lui questo è impossibile da accettare: un anno di fidanzamento stupendo, allegro, intenso cancellato senza spiegazioni. Per fortuna che c'è Ciccio, ex compagno di scuola ai tempi del liceo un po' boro, molto simpatico e pieno di energie, che trascina Nicco per feste, aperitivi e cene. Ciccio non l'ammazza niente e nessuno. Da un anno ama due fidanzate, lavora con internet e smercia musica e film illegalmente. E fa tutto come se fosse la cosa più normale del mondo. E uno che si arrangia, ma lo fa alla grande. Cavalca le occasioni che la vita gli serve su un piatto d'argento. Nicco no. Nicco si fa un sacco di problemi ed è azzoppato da molti rimpianti. Da quando suo padre non c'è più si colpevolizza per tutte le volte che non gli ha detto ti voglio bene. E si dà dello scemo per tutte le volte che sentiva di amare Alessia, senza mai trovare le parole per dirglielo. Una sera in cui Roma è "friccicarella" arrivano nella sua ammaccata esistenza due turiste americane. Ciccio e Nicco le arpionano come solo gli italiani sanno fare. L'estate, la bellezza e la voglia di vivere un sogno si impossessano delle giornate dei quattro ragazzi con la vita in tasca e il vento nei capelli, offrendo a tutti i protagonisti una chance di felicità. Riuscirà Nicco a fare entrare la straniera nel suo cuore? Darà finalmente voce a questo nuovo sentimento?


RECENSIONE:
Ecco non pensate subito male, io trovo che questo scrittore sia migliorato. Infondo bisogna sempre dare un’altra possibilità. 
La lettura di questo libro è stata divertente e spensierata, per questo non voglio dire che sia un capolavoro e che la storia d’amore che c’è all’interno del libro mi ha presero così tanto come quelle delle tra Gideon e Eva o Gabriel e Julia. Tuttavia resta una lettura piacevole. 

Prima di iniziare a recensire il libro vi devo fare una premessa. In questo libro c’è un personaggio che parla in inglese e non viene tradotto. Per me è un inglese semplice e comprensibile, però come dire “uomo avvisato mezzo salvato”. 

Il libro si apre con Niko, che fa un regalo bellissimo e molto romantico alla sua ragazza. Pensate le fa trovare dentro la tasca di una giacca dei gioielli; insomma, un regalo romantico perché lui è veramente innamorato di Alessia. Ma lei dopo aver preso il regalo gli dice solo “mi dispiace”. 

Per una buona parte del libro Nico si domanda perché lei gli ha detto quel mi dispiace, anche io mi domandava il perché di quel mi dispiace, tuttavia il fatto che alla fine non sappiamo il motivo per cui lei lo ha lasciato. Questa cosa non mi è piaciuta, ma se questo libro avesse un seguito, sarebbe un ottima soluzione. 

Il fatto che raccontasse la vita passata di Nico e Alessia attraverso i flash back, lo trovata una tecnica narrativa molto utile per la storia che andava a raccontare. Insomma era come dare una sbirciatina al passato ma, allo stesso tempo continuare a guardare al presente. Questi flash back non hanno appesantito la storia, anzi sono riusciti a renderla scorrevole. 

Chi è Nico?. È un giovane che studia, lavora nell’edicola di famiglia e in un agenzia immobiliare. Ha una famiglia numerosa: una sorella più piccola che combina sempre guai, soprattutto con i ragazzi, una sorella più grande, spossata con un figlio che si rivede con il suo ex ragazzo e una madre. 
Lui non ha più il padre e ogni tanto nel libro notiamo che sente la sua mancanza, tuttavia, secondo me poteva sfruttare meglio questo particolare. Ecco, secondo me è mancato quel che, che avrebbe potuto rendere migliore il libro. 

C’è sempre Ciccio, il suo migliore amico a tirarlo su di morale. Ciccio è un personaggio che mi è piaciuto molto proprio perché è allegro e spensierato. È quel personaggio divertente perché è buffo e goffo. Da come c’è lo descrive, non è un personaggio che ha un fisico mozzafiato, tuttavia è uno di quelli con i quali stai bene insieme. 
A Nico dicono che è diventato l’uomo di casa da quando è morto suo padre; c’è solo un problema lui non si sente pronto ad essere l’uomo di casa e non ha neanche tutti i torti. Lui avrebbe bisogno di essere ascoltato e consolato, com’è dovrebbe essere alla sua età. 
Invece deve stare a risolvere i problemi delle sue sorelle; ma se lui pensa alle sue sorelle chi pensa a lui?. 

Non vi ho ancora detto chi è Ciccio?. Be!, Ciccio è un personaggio che da un po’ di tempo ha due fidanzate contemporaneamente e pensate che non l’hanno mai scoperto. Non ve lo dico se lo scopriranno, insomma vi darò il piacere di scoprirlo leggendo. Lui sogna di diventare come Kim Schmitz, infatti fa soldi con le cose illegali. 

Il libro prende una svolta interessante quando incontrano due ragazze americane che sono in visita per Roma, insomma da questo punto in libro prende una svolta interessante, loro gli fanno da Ciceroni e li fanno visitare Roma. Nel breve tempo in cui passano insieme Nico, s’innamora dell’americana, dimenticando così Alessia. 
In un concerto dei Colplay rivede Alessia e in quel preciso istante, mentre si parlano mi ha dato come l’impressione che una piccola parte di lui fosse ancora legato al lei. 

Mi è piaciuta la parte in cui grazie al lavoro di Nico, Cicco e le due americane lo seguono in un viaggio. Infatti, visitando Napoli, Venezia e Firenze lo scrittore mi ha dato la possibilità di conoscere delle città in cui non ero mai stata, facendomi apprezzare tutte le cose caratteristiche della zona. 
Nico porta l’americana in una spiaggia al mare in cui non era più riuscito a tornare dopo la morte del padre. Insomma, per lui era un posto speciale e il fatto che c’ha portato l’americana e che dopo, si è confidato con lei, ma ha fatto capire che lei per lui non era solo l’attimo di felicità, ma qualcosa di più. 

Il finale un po’ mi è dispiaciuto e non solo perché non sappiamo il motivo per il quale Alessia l’ha lasciato; ma perché quando Nico si confida con l’americana, il giorno dopo loro tornano in America. Ecco perché il titolo, “Quell’attimo di felicità”, perché in effetti la loro felicità di un attimo. 

Secondo voi cos’è meglio l’attimo di felicità o una felicità prolungata?. Io credo che sia importate l’attimo di felicità, ma solamente se in seguito si trasforma in qualcosa di duraturo. E secondo voi?. 

Secondo voi le ritroveranno?.

BUONA LETTURA, SEMMAI DECIDERETE D’INTRAPRENDE QUESTO  VIAGGIO LIBRESCO CON QUELL'ATTIMO DI FELICITA'.

VOTO:

CONSIGLIATO: SÌ

BOOK TRAILER:

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